
Il 29 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Ictus, un’occasione per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e dell’intervento tempestivo in una delle patologie neurologiche più diffuse e invalidanti.
Ogni anno, in Italia, migliaia di persone vengono colpite da ictus cerebrale. La buona notizia è che, grazie alla diagnosi precoce e a percorsi riabilitativi mirati, oggi è possibile recuperare in modo significativo la funzionalità e la qualità della vita.
Che cos’è l’ictus e quali sono i sintomi da riconoscere
L’ictus è un’interruzione improvvisa dell’afflusso di sangue al cervello, che può essere causata da un’occlusione (ictus ischemico) o da una rottura di un vaso (ictus emorragico).
Riconoscere i sintomi precoci è fondamentale:
- improvvisa debolezza o paralisi di un lato del corpo,
- difficoltà nel parlare o nel comprendere,
- perdita della vista o dell’equilibrio,
- mal di testa improvviso e intenso.
In presenza di questi segnali, bisogna chiamare immediatamente i soccorsi (112/118).
La riabilitazione: il passo decisivo dopo l’emergenza
Superata la fase acuta, la riabilitazione post-ictus diventa essenziale per recuperare autonomia, movimento e coordinazione.
Attraverso programmi personalizzati di fisioterapia, il paziente può migliorare:
- la forza e la mobilità muscolare,
- l’equilibrio e la deambulazione,
- la capacità di compiere i gesti quotidiani,
- la fiducia nelle proprie capacità.
Presso il C.R.M., i nostri fisioterapisti e fisiatri seguono percorsi di recupero su misura, integrando tecniche manuali, esercizi terapeutici e strumenti tecnologici avanzati per stimolare il sistema nervoso e la motricità.
La prevenzione resta la chiave
Oltre alla riabilitazione, l’aspetto più importante è la prevenzione. Uno stile di vita sano, con alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e controlli cardiologici periodici, riduce notevolmente il rischio di ictus e malattie vascolari.
Conclusione
La Giornata Mondiale dell’Ictus ci ricorda che la conoscenza e la prevenzione possono salvare vite, e che la riabilitazione può restituire autonomia e speranza a chi è stato colpito.
Al C.R.M. accompagniamo i pazienti nel percorso di recupero con professionalità, empatia e tecniche riabilitative avanzate, perché dopo l’ictus si può tornare a vivere pienamente. 💙

